SULLE ORME DI CARAVAGGIO

Una giornata dedicata all’arte sacra e alla bellezza della Città Eterna per gli studenti della IV e V Sala B dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli, accompagnati giovedì mattina a Roma dai loro docenti Carlo Narducci, Chiara Finocchiaro, Emanuela Ottaviani e Antonio Fattorusso. Due le tappe principali di un percorso che aveva anche l’obiettivo di far conoscere agli allievi il ruolo dell’Istituzione ecclesiastica nel promuovere una comunicazione che ha saputo servirsi da sempre dell’espressione artistica per rendere accessibile e comprensibile il messaggio cristiano: la Chiesa di San Luigi dei Francesi e la Chiesa di Santa Maria del Popolo. La scelta è stata quella di concentrare l’attenzione sulla Roma barocca allo scopo di sottolineare da un lato una delle identità prevalenti della Città eterna, dall’altro una delle fasi di più profonda consonanza fra arte e fede nel contesto di una Roma controriformistica che seppe tuttavia farsi mediatrice di straordinarie sperimentazioni e innovazioni nell’iconografia e nel linguaggio estetico. E nella visita delle due Chiese, a fare da filo conduttore è stato Caravaggio con i dipinti dedicati a San Matteo (la Vocazione di San Matteo, il Martirio di San Matteo e San Matteo e l’angelo), senza dimenticare la Vocazione di San Paolo e il Martirio di San Pietro. Un percorso che ha indotto gli studenti anche a rintracciare i legami che uniscono Caravaggio a Ladispoli sulla scia delle tracce che nel 1610, secondo alcuni, lo portarono nella città “del suo ultimo approdo”, proprio nel punto in cui l’artista Sergio Bonafaccia ha realizzato la statua bronzea che lo ritrae ancora all’opera.


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