PRIVILEGIARE LE INTERAZIONI FRA DOCENTI E STUDENTI PER MANTENERE VIVA LA COMUNITA’ EDUCANTE

LA DIRIGENTE SCOLASTICA PROF.SSA VINCENZA LA ROSA SPIEGA I CONTENUTI DEL RECENTE DECRETO 388 DEL 17-3-2020, EMANATO DAL DIPARTIMENTO PER IL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Un bisogno primario, quello di tutelare la salute pubblica, ma anche un dovere, quello di tenere viva la comunità educante, anche e soprattutto in un contesto di emergenza nazionale. E’ con questo spirito e con questi obiettivi che la Dirigente Scolastica dell’Istituto Superiore ‘Giuseppe Di Vittorio’ Prof.ssa Vincenza La Rosa, interpretando le direttive emanate recentemente dal Ministero delI’Istruzione e, nello specifico, il Decreto 388 del 17-3-2020 firmato dal Capo Dipartimento Marco Bruschi, invita tutti i docenti a proseguire le loro attività didattiche e formative nel rispetto delle linee- guida ministeriali, che assegnano una imprescindibile centralità alle interazioni fra studenti e insegnanti, autentico ‘collante’ che – recita il sopracitato Decreto – “mantiene e rafforza la trama di rapporti, la condivisione della sfida che si ha di fronte e la propensione ad affrontare una situazione imprevista”. “Fare scuola”, ma “non a scuola” significa continuare a perseguire il proprio compito sociale e formativo, nel pieno rispetto dei suoi aspetti professionali e deontologici, mantenendo vivo – in questo difficile frangente – il senso di appartenenza a una comunità educante che saprà e dovrà fronteggiare il rischio dell’isolamento e della demotivazione. “La Scuola ha il compito di rispondere – si legge ancora nel Decreto – in maniera solida, solidale e coesa, dimostrando senso di responsabilità, di appartenenza e di disponibilità, ma soprattutto la capacità di riorganizzarsi di fronte a una situazione imprevista, senza precedenti nella storia repubblicana, confermando la propria missione. Perché la lontananza fisica, quando addirittura non l’isolamento, non possono né devono significare abbandono”. La Dirigente Scolastica sottolinea dunque la necessità, nel pieno rispetto dell’autonomia didattica dei singoli docenti, di rimodulare integralmente le programmazioni, evidenziando i materiali di studio e le tipologie di interazioni che si prevede di utilizzare nello svolgimento delle proprie attività didattiche e formative.

Quali le caratteristiche dei nuovi ‘ambienti di apprendimento’ a distanza? Questi, in sintesi, i suggerimenti del Ministero dell’Istruzione contenuti nel Decreto 388 (https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/Nota+prot.+388+del+17+marzo+2020.pdf/d6acc6a2-1505-9439-a9b4- 735942369994?version=1.0&t=1584474278499), alla cui lettura integrale si rimanda per una più completa visione, che comprenda anche i temi del nuovo rapporto fra ‘didattica a distanza’ e criteri di valutazione, della chiusura dell’anno scolastico e dello svolgimento degli Esami di Stato, nonché i rilevanti profili riguardanti il trattamento dei dati personali e la tutela della privacy:

– collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, video-lezioni, chat di gruppo;

– trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali e l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica, con successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il docente;

– interazione su sistemi e app educative propriamente digitali.

Da evitare, perché privi di elementi che possano sollecitare l’apprendimento, il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente.

“La didattica a distanza – recita il Decreto 388 – deve prevedere infatti uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i quali l’insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia, utile anche per accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l’efficacia degli strumenti adottati, anche nel confronto con le modalità di fruizione degli strumenti e dei contenuti digitali – quindi di apprendimento – degli studenti, che già in queste settimane ha offerto soluzioni, aiuto, materiali. E’ ovviamente da privilegiare, per quanto possibile, la modalità in “classe virtuale”.
La Dirigente Scolastica sollecita in questo periodo di difficoltà ed incertezza “una valutazione formativa che abbia come punti di forza valori che oggi più che mai vanno allargati ed interiorizzati: la partecipazione, l’impegno, la puntualità, il rispetto di sé e degli altri e l’osservanza delle regole, la condivisione educativa, ilsenso di responsabilità ed il possesso di skill specifiche. Una valutazione che dia valore al riconoscimento del positivo e non alla misurazione del negativo. Infatti il termine ‘valutazione’ va implementato nel suo significato letterale: dare valore a quello che viene fatto, quindi premiare il valore dell’apprendimento e dello studio.
“Sto svolgendo a distanza un ruolo silenzioso, ma operoso, – sottolinea la Dirigente scolastica – favorendo una nuova autonomia scolastica incentrata sulla fiducia, sulla creatività e sull’attività funzionale di ciascuno e di tutti. Sto presidiando una nuova autonomia scolastica che dopo vent’anni dalla sua creazione, oggi sta tirando fuori sicuramente il meglio di sé. Esprimo il più sentito riconoscimento e ringraziamento ai docenti che con passione, professionalità e dedizione stanno tenendo viva la “scuola fuori dalla scuola”.
Nei prossimi giorni – ha comunicato la Prof.ssa Vincenza La Rosa – i Coordinatori delle classi, avvisati tramite e-mail, parteciperanno a una videoconferenza presieduta dalla Dirigente Scolastica, dai suoi collaboratori e dai membri del Team Digitale, al fine di condividere le linee-guida suggerite dal Ministero, indispensabili per un necessario coordinamento del corpo-docente e per una efficace organizzazione delle attività didattiche e formative.


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