CONTRO IL BULLISMO. IL ‘DI VITTORIO’ AL SISTINA

 

Un modo diverso per parlare di bullismo: al Teatro Sistina martedì 27 e mercoledì 28 novembre 2018, è andato in scena “Io non bullo”, spettacolo di musica e danza allestito per combattere il silenzio che spesso accompagna chi subisce atti vessatori o persecutori e per trovare il coraggio di esprimersi e di ragionare su uno dei temi più difficili del mondo dei giovani. Bullismo verbale e psicologico, bullismo fisico e cyber-bullismo: queste le tre complesse declinazioni del fenomeno che sono state affrontate. Fra gli spettatori del Sistina c’erano anche gli studenti dell’Istituto Superiore ‘Giuseppe Di Vittorio’ di Ladispoli, accompagnati dai loro docenti Rosa Torino, Luigi Alessio, Cristiana Angelini, Patrizia Antonelli, Monica Becchetti, Rita Colucci, Renato D’Aloia, Donatella Di Matteo, Ilaria Giannarini, Lucia Denise Marcone, Maria Vittoria Mundo, Simona Paganelli, Fulvio Papagallo, Alessandra Pecorelli, Maria Petrungaro, Alessandra Roscani, Olimpia Salvucci, Annalisa Sorce, Caterina Tripodi, Maria Grazia Vasta  e dall’ assistente educativa Paola Zucchini.

 “Il bullismo è una forma di malessere sempre più diffusa in rete e in ambito scolastico. – spiegano i promotori dell’iniziativa – Spesso le vittime di questo fenomeno si sentono a disagio e non hanno il coraggio di confidarsi con genitori, amici o persone in grado di aiutarle: un grande alleato del bullo è il silenzio. Ecco il perché del titolo “Io non bullo!”, uno spettacolo per parlare di questo malessere e, soprattutto invitare a parlarne! Tre episodi – si precisa –  per raccontare tre aspetti diversi di questo fenomeno: Il bullismo verbale e psicologico, quello fisico e il cyber bullismo. Tre racconti semplici, chiari e diretti che non “suggeriscono”, ma “dicono” il problema, spogliandolo di quell’aria misteriosa che lo rende subdolamente affascinante. Una messa in scena di grande valore sociale, – concludono dal Sistina –  ma anche “spettacolare” per raccontare ai ragazzi in modo giovane, un problema molto più serio di quello che si crede e, soprattutto per dare la chiave principale della risoluzione: trovare il coraggio di parlare, dialogare, senza sottovalutare e minimizzare”.

Lo spettacolo è stato messo in scena dalla Compagnia Teatro Novanta, fondata e diretta da Serena Stella e Alessandro Caiazza. Nata nel 2009, la Compagnia spazia dal repertorio classico a quello moderno e sperimentale, proponendo spettacoli di grande interesse culturale e sociale, finalizzati ad arricchire e completare la proposta formativa scolastica degli studenti. “La convinzione – spiegano – è che il teatro sia anche arte viva e per questo si debba agire maggiormente sul presente e sulle giovani generazioni”

“Allarmanti i dati Istat sul fenomeno. – ha sottolineato la Prof.ssa Rosa Torino, Docente di Diritto dell’ Alberghiero di Ladispoli e membro della Commissione ‘Attività di prevenzione e contrasto al bullismo’ dell’ Istituto Superiore ‘Giuseppe Di Vittorio’, di cui fanno parte anche le docenti Olimpia Salvucci e Annalisa Sorce – In Italia l’età a rischio è quella compresa fra gli 11 e i 17 anni. Uno studente su due è vittima di episodi di bullismo. E’ dunque necessario lavorare per una maggiore sinergia tra famiglie, scuola e Istituzioni, potenziando anche il monitoraggio sui social media”.

“Nel nostro Istituto – ha ricordato la Dirigente Scolastica Prof.ssa Vincenza La Rosa – puntiamo da sempre a sensibilizzare gli allievi sulla cultura delle regole e sui temi centrali del rispetto di sé e dell’altro. Quello del bullismo è un problema da non sottovalutare, anche perché molto spesso nasce in sordina per poi arrivare, se non contrastato e combattuto efficacemente, a forme estreme dagli esiti potenzialmente fatali. Il più delle volte si assiste ad un crescendo di comportamenti offensivi e vessatori: dalla derisione alle minacce, dalla diffamazione all’aggressione fisica. Come educatori – ha concluso la Dirigente Scolastica ­– è nostro dovere mettere in campo tutte le possibili strategie per arginare questo fenomeno che registra una crescente e preoccupante diffusione”.

“La scuola – aveva dichiarato ad inizio anno scolastico il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti – funziona se ciascuno dei soggetti coinvolti agisce nel rispetto del proprio ruolo. Studenti, insegnanti, dirigenti, personale ausiliario e amministrativo, famiglie. Sul fronte bullismo, bisogna agire in modo profondo sull’educazione e sulla sensibilizzazione dei ragazzi. Anche dando risalto ai tanti casi di buone pratiche, di gesti di solidarietà e di aiuto che si verificano quotidianamente nelle nostre scuole. Usiamo questi esempi per contrastare i casi negativi”.


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