LA “DIVERSA NORMALITÀ” DELLA DIDATTICA A DISTANZA
Proseguono le riunioni in videoconferenza della Dirigente Scolastica Prof.ssa Vincenza La Rosa con i Coordinatori di classe, con i Tutor del Biennio e con tutto il personale scolastico. Il 31 marzo è stata la volta delle Terze e Quarte dell’Istituto Alberghiero, ieri delle Prime, oggi dei docenti di sostegno. L’inclusione e l’integrazione rimangono obiettivi primari – ha sottolineato la Dirigente Scolastica – anche e soprattutto in questa fase di emergenza nazionale. Indispensabile un’efficace sinergia, coesione, interazione e collaborazione con gli altri docenti dei Consigli di Classe, con gli Assistenti Specializzati e con le famiglie, al fine di supportare gli allievi diversamente abili, con disturbi specifici dell’apprendimento o con bisogni educativi speciali, predisponendo tutto il materiale e gli strumenti previsti dai P.E.I. e dai P.D.P.
A tema, nel corso degli incontri in videoconferenza, la Nota Ministeriale n°388 del 17 marzo 2020, avente per oggetto “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus. Prime indicazioni operative per le attività didattiche a distanza”. La Nota – è stato ribadito – mette in evidenza che, nel pieno rispetto dell’autonomia scolastica e della libertà di insegnamento, le attività ‘in remoto’, per essere efficaci, prevedono la costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra docenti e alunni. In base ai suggerimenti della sopra citata Nota 388, la didattica a distanza si esplica nel collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso:
-videoconferenze;
-videolezioni;
-chat di gruppo;
-trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali;
-impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica;
-successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il docente;
-interazione su sistemi e app educative propriamente digitali.
La Nota – ha sottolineato la Dirigente Scolastica Prof.ssa Vincenza La Rosa – ribadisce che il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente, dovranno essere abbandonati, perché privi di elementi che possano sollecitare l’apprendimento. Quindi la didattica a distanza non può esaurirsi né definirsi tale, ricorrendo soltanto alla trasmissione di materiali e all’assegnazione di compiti. Imprescindibile la guida e il coordinamento del docente. La Nota evidenzia, inoltre, che risulta necessario riesaminare le progettazioni definite nel corso delle sedute dei Consigli di classe, di inizio d’anno, al fine di rimodulare gli obiettivi formativi sulla base delle nuove attuali esigenze. Di conseguenza, ogni docente riprogetterà in modalità a distanza le attività didattiche, evidenziando i materiali di studio e la tipologia di gestione delle interazioni con gli alunni. La Nota precisa ulteriormente che il Dirigente scolastico svolgerà un ruolo di monitoraggio e di verifica, ma soprattutto, insieme ai suoi collaboratori, di coordinamento delle risorse professionali dell’Istituzione scolastica. La Dirigente, attraverso incontri a distanza in svolgimento con tutti i coordinatori di classe, garantirà una costante interazione tra i docenti, coinvolgendo nelle attività di organizzazione anche le figure dell’Animatore Digitale e dei membri del Team Digitale, per il supporto alle modalità innovative che si stanno adottando nell’ambito della didattica a distanza. I coordinatori favoriranno il contatto, la relazione e l’interazione tra i docenti di uno stesso Consiglio di classe per assicurare organicità al lavoro che ciascun docente svolge nei contesti di didattica a distanza e per far sì che i colleghi meno esperti possano sentirsi ed essere supportati e stimolati a procedere in autonomia. Le indicazioni ministeriali indicano chiaramente quale sia il ruolo del registro elettronico nell’ambito della didattica a distanza, ossia quello di strumento per:
la trasmissione ragionata di materiali;
la condivisone di contenuti;
la produzione di materiali;
l’assegnazione di compiti (riguardo ai compiti vi deve essere sempre una spiegazione del docente);
per evitare contrapposizioni/sovrapposizioni tra docenti;
per verificare che il carico dei compiti assegnati non sia eccessivo
I docenti potranno quindi procedere in piena autonomia didattica nell’attività a distanza con l’utilizzo del Registro Elettronico, con l’impiego della piattaforma COLLABORA e con l’ausilio di altre piattaforme di supporto alle videoconferenze e alle videolezioni in diretta o in differita.Si consiglia, in base alle prescrizioni normative e in considerazione – in questa fase di emergenza – di un opportuno principio di ‘slow learning’, di non superare le 15 ore settimanali (3 al giorno), per l’organizzazione delle attività didattico-formative che richiedano l’esposizione al videoterminale. In questi giorni, in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, il Ministero dell’Istruzione emanerà ulteriori indicazioni relative alla ridefinizione del calendario scolastico, alla valutazione intermedia e finale degli studenti, al recupero dei ‘debiti didattico-formativi’, ai percorsi PCTO, agli Esami di Stato, alla prosecuzione e alla conclusione delle attività. Infine, sulla base del Decreto ministeriale n. 187 del 26 marzo 2020 (a questo link il testo integrale https://www.miur.gov.it/web/guest/-/decreto-ministeriale-n-187-del-26-marzo-2020), si è affrontato il tema della dotazione tecnologica degli studenti. Il Decreto evidenzia il dettaglio dei riparti del fondo straordinario di spesa finalizzato a consentire alle Istituzioni scolastiche statali a) di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione; b) di mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso gratuito, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme e degli strumenti digitali di cui alla lettera a); c) di formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza. Le risorse – recita il Decreto – sono assegnate sulla base degli indicatori effettivamente disponibili per ciascuna Istituzione scolastica, tenendo conto, per il riparto delle risorse di cui alla lettera b), del numero degli studenti derivanti dall’Anagrafe nazionale degli studenti rilevato per l’anno scolastico 2019-2020, in misura ponderale pari al 30%, e dello status socio-economico delle famiglie degli studenti – dato ESCS, come rilevato dall’INVALSI, in misura ponderale pari al 70% e, per il riparto delle risorse di cui alle lettere a) e c), del numero degli studenti derivanti dall’Anagrafe nazionale degli studenti rilevato per l’anno scolastico 2019-2020, in misura ponderale pari al 50%, e dello status socio-economico delle famiglie degli studenti – dato ESCS, come rilevato dall’INVALSI, in misura ponderale pari al 50%. I coordinatori sono invitati dunque invitati a raccogliere, classe per classe, i nominativi degli studenti che dichiarino – tramite un apposito modulo a breve disponibile – l’effettiva necessità di dispositivi elettronici. Si invitano i coordinatori a stilare un elenco entro il prossimo 4 aprile (il termine è stato anticipato per velocizzare tutte le procedure). La didattica a distanza – ha sottolineato la Dirigente Scolastica – proseguirà nei prossimi giorni secondo le modalità già adottate. Un ‘Vademecum’ sarà pubblicato a breve sul sito istituzionale della scuola, al fine di evidenziare alcuni importanti suggerimenti e indicazioni operative, utili a uniformare – in questa fase di emergenza – i criteri di valutazione e i più importanti obiettivi formativi, anche in relazione agli scrutini, agli Esami di Stato e alla chiusura dell’anno scolastico. “La finalità principale – è stato di nuovo ribadito – è quella di continuare a far sentire la presenza dell’insegnante e della scuola.
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