GIORGIO ROCCHINO – ALTA FORMAZIONE ALL’ALBERGHIERO DI LADISPOLI.

Due giornate di alta formazione con Giorgio Rocchino, il 18 e il 19 dicembre all’Alberghiero di Ladispoli.

L’occasione di conoscerlo, per gli studenti dell’Alberghiero di Ladispoli, si era presentata il 27 ottobre 2018 ai Giardini Ravino di Ischia, per la II Edizione del Concorso “Gran Prix Ricola”. Ma stavolta è stato Giorgio Rocchino, barman di fama internazionale, a raggiungere l’Istituto Professionale di via Federici.

“Nel nostro Istituto abbiamo sempre puntato all’eccellenza dell’offerta formativa – ha affermato la Dirigente Scolastica dell’Istituto Alberghiero Prof.ssa Vincenza La Rosa, nell’accogliere Giorgio Rocchino – e in queste due giornate di studio i nostri studenti sono venuti a contatto con saperi e competenze di altissimo livello”.

“E’ un evento unico – ha commentato il Prof. Bruno Mazzeo, Docente di Sala all’Alberghiero di Ladispoli  – che ci consente di apprendere tecniche e segreti del bartending da uno straordinario maestro di quest’arte”.

Giorgio Rocchino ha prima spiegato agli allievi la teoria e la filosofia del bartending, quindi la pratica e le ultime tendenze della professione.

Fra ‘latte art’, cocktail molecolari, emulsioni, gelificazioni e sferificazioni, il mestiere del barman è oggi quasi irriconoscibile. Si parla in realtà più propriamente di Bar&Chef perché si richiedono ormai una preparazione e un livello di specializzazione a 360°, con una piena e completa padronanza tecnica nel settore della miscelazione e della somministrazione non solo di bevande, ma anche di alimenti.

Ma come si diventa barman (o barlady)? E’ necessario possedere un diploma di un Istituto Alberghiero o una qualifica rilasciata dopo aver frequentato dei corsi specifici e riconosciuti. Il passo successivo prevede il superamento dell’esame di idoneità per l’attività di somministrazione di alimenti e bevande (Legge 25 agosto 1991, n. 287), che è disciplinata dal Decreto Legislativo 26 marzo 2010 n. 59. All’esame di idoneità è ammesso anche chi ha lavorato per almeno due anni in bar e ristoranti, oltre a chi possiede un diploma di Scuola Superiore o una laurea.

Gli studenti di via Federici hanno seguito con straordinario interesse ed entusiasmo le lezioni di Giorgio Rocchino che, d’altra parte, ha seguito un percorso analogo a quello intrapreso dagli allievi dell’Istituto Professionale di Ladispoli: il suo ricchissimo curriculum inizia infatti proprio con un diploma dell’Istituto Alberghiero di Pinerolo. Maître d’hôtel all’Isola D’Elba, Vico di Fassa, Cervinia, Direttore del Caffè San Carlo di Torino, Gestore del Ristorante ‘Il tempo ritrovato’ a Torino, poi il ‘Café Chez Rocchino’ a  Mentone, il Bar del Casinò di Montecarlo nel Principato di Monaco e il ‘Bar Yacht Club’ di Monaco. Forte di numerosissimi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, oggi Giorgio Rocchino è il barman personale del Principe di Monaco.

“Ho cominciato da zero, come voi. – ha spiegato Giorgio Rocchino – Sono felicissimo di essere oggi davanti a studenti di un Istituto Alberghiero, perché anche io ho frequentato, a Torino, una scuola come la vostra. Il segreto del successo sta nell’umiltà, nell’amore per il proprio lavoro, nella passione e, soprattutto, nel desiderio di imparare. “Rubate con gli occhi” da chi ha più esperienza – ha continuato Giorgio Rocchino – Io ho iniziato la mia carriera portando piatti in un Hotel cinque stelle di Torino per diverse ore al giorno. Ma la sera, finito il lavoro, mi fermavo a rubare i segreti del barman perché mi affascinava la poesia dello shaker. Lasciatevi guidare dall’umiltà e dalla passione e puntate sempre all’eccellenza – ha concluso Giorgio Rocchino, nel salutare gli studenti.

Il pranzo di gala del 18 dicembre e il buffet del 19 per salutare Giorgio Rocchino, sono stati preparati dagli studenti dell’Istituto Alberghiero (Classi III Sala A, V Cucina A, B e Pasticceria), coordinati dai loro docenti Bruno Mazzeo, Donatella Di Matteo, Fulvio Papagallo e Addolorata Carobene. L’alunno Emanuele Podda del V Pasticceria è stato selezionato per svolgere uno stage nel Principato di Monaco con Giorgio Rocchino. 

Professionista di punta in una società come quella contemporanea, alla ricerca continua di svago, evasione e leggerezza, il barman attrae un pubblico che cresce di giorno in giorno. A parlare sono i dati. Solo per fare un esempio, al fascino e all’atmosfera glamour di un rilassante aperitivo all’italiana, ormai pochi sanno rinunciare. La tendenza spopola, dalle metropoli ai piccoli borghi, da Milano a Palermo. Incerta l’etimologia del termine ‘cocktail’, anticamente conosciuto in Italia con il nome di ‘bevanda arlecchina’ o ‘polibibita’. La prima pubblicazione di una guida che includesse ricette di cocktail è del 1862: ‘How to Mix Drinks or The Bon Vivant’s Companion’, del professor Jerry Thomas. Oltre alla lista delle solite bevande con mix di liquori, vi erano scritte 10 ricette chiamate, appunto, “Cocktails”. Da allora, e con un infinito numero di varianti, la fantasia si è sbizzarrita.

E la storia del bartending non si è più fermata.


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