+7,1%:questo è stato nel mondo l’incremento del trasporto aereo nel 2017 rispetto all’anno precedente. Flightradar24, un sito specializzato svedese, ha registrato il 13 luglio 2018 come giorno più trafficato della storia dell’aviazione, con 205.468 voli. L’Europa, con il 37% di RPK mondiali (il Revenue Passenger Kilometre è il numero di passeggeri trasportato per ogni chilometro volato), rimane il principale mercato internazionale, con una crescita dell’8,1%. L’Asia-Pacifico rappresenta il secondo mercato globale (29%), il Nord America raggiunge il 13% e, pur presentando un miglioramento rispetto all’anno precedente, risulta la regione con la crescita più lenta, +4,9%. L’America Latina rappresenta il 4% del mercato globale e riporta la crescita maggiore tra le diverse regioni, +10%. Il mercato più piccolo è quello rappresentato dall’Africa: 3%. Si tratta dunque, con estrema evidenza, di un settore in continua espansione. E giovedì 6 dicembre, all’Istituto Alberghiero di Ladispoli, nell’ambito delle attività di Orientamento previste dal Piano dell’Offerta Formativa, l’Assistente di volo Alitalia Ettore Bartomioli è tornato a spiegare agli studenti le caratteristiche e le funzioni dello steward, precisando le modalità di accesso a questa professione: il corso di formazione si deve svolgere preferibilmente presso una Compagnia aerea, con almeno 100 ore di volo da totalizzare per la parte pratica. Al termine del percorso formativo, è necessario sostenere un esame presso l’ENAC, che rilascerà la certificazione richiesta. Anche per l’Italia l’ENAC ha registrato un incremento significativo del trasporto aereo: i passeggeri transitati negli aeroporti nazionali dal 1° gennaio al 30 giugno 2018 sono stati 84.935.541, con un aumento del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2017. Il merito è da attribuire soprattutto ai voli low-cost. ENAC ha individuato il 2017 come l’anno del sorpasso rispetto alle compagnie aeree tradizionali. Ma le notizie migliori riguardano lo scalo di Roma Fiumicino: il “Leonardo da Vinci” si conferma, infatti, l’aeroporto principale (seguito sul podio da Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio), alimentando l’ottimismo diffuso tra il personale del comparto.
Non si tratta, però, solo di una questione di quantità. Nel 2018, infatti, l’Aeroporto Leonardo da Vinci gestito da Aeroporti di Roma (AdR) ha conseguito un nuovo importante riconoscimento internazionale, il “Best Airport Award” 2018, assegnato allo scalo romano nel corso dell’assemblea annuale dell’Airport Council International (ACI) che si è svolta a Bruxelles. Superando Londra Heathrow, Copenaghen, Barcellona El Prat e Oslo che erano in finale nella classifica dei migliori 20 scali europei con oltre 25 milioni di passeggeri, l’Aeroporto di Roma Fiumicino si è aggiudicato dunque il titolo di miglior aeroporto in Europa, in relazione a parametri quali: servizio alla clientela, efficienza delle infrastrutture, offerta retail, controlli di sicurezza e attenzione all’ambiente.
Ma quali sono le caratteristiche ideali per diventare assistente di volo? Quali le competenze e il curriculum da possedere per accedere alla professione del ‘flight attendant? “Essenziale – ha sottolineato Ettore Bartomioli – la conoscenza dell’Inglese (e, preferibilmente, di almeno un’altra lingua straniera) e il possesso di requisiti psico-fisici che vengono sottoposti periodicamente a controllo”. Molte altre sono le caratteristiche richieste ad un buon assistente di volo, ma tutte possono trovare una sintesi ideale in quel savoir faire che deve consentire di gestire al meglio ogni criticità. Per svolgere la professione sono necessari: un diploma di istruzione secondaria superiore, bella presenza, altezza minima di cm 165 per le donne e cm 170 per gli uomini (ma ogni compagnia aerea decide gli standard per il proprio cabin crew), vista pari a 10/10 (lenti a contatto consentite), buone abilità natatorie, buone condizioni di salute (bisogna ottenere il certificato medico aeronautico di classe 2). Varie le scuole, le accademie e le compagnie che formano steward e hostess. Cosa si deve fare se si scopre di rispondere al profilo sopra descritto e si desidera intraprendere questa professione? Si può partecipare alle giornate dedicate al “crew recruitement” delle singole compagnie aeree: se selezionati, sarà la compagnia stessa ad occuparsi della formazione, organizzando un corso teorico-pratico, al termine del quale se si supera l’esame, con buona probabilità si verrà assunti immediatamente.
Per quanto riguarda i guadagni – è stato precisato durante gli incontri svolti all’Istituto Alberghiero – la retribuzione può variare tra i 1.200€ e i 2000€, anche a seconda dell’esperienza del professionista e delle tratte. Ovviamente lo stipendio dipende dalla compagnia aerea e dalle ore lavorative (solitamente 80 ore al mese).
“Siate sempre curiosi. – ha concluso Ettore Bartomioli nel salutare gli studenti – Questo lavoro vi consentirà di viaggiare, ma il viaggio diventa un’autentica esperienza di formazione e di crescita solo se si è disposti a spogliarsi delle proprie origini e della propria cultura, per aprirsi alla conoscenza di altri luoghi e di altre identità”.
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