EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’. NELL’AULA MAGNA DEL “DI VITTORIO” UN INCONTRO CON L’ARMA DEI CARABINIERI

Proseguono all’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” le iniziative del Progetto di “Educazione alla cittadinanza e alla legalità”.  Anche gli Indirizzi AFM e CAT dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” giovedì 13 aprile hanno partecipato ad un incontro con l’Arma dei Carabinieri, che ha coinvolto tutte le Classi Prime (I A AFM, I B AFM, I A CAT e I B CAT). L’educazione alla cittadinanza e alla legalità fa parte integrante, ormai, del curriculum scolastico di ogni studente. – ha sottolineato la Prof.ssa Anna Capodacqua, promotrice dell’evento – Al problema del disagio giovanile e della devianza siamo tenuti a rispondere, come educatori, proponendo occasioni di dibattito e riflessione sul significato delle regole e dei principi democratici che devono ispirare una cittadinanza attiva e consapevole. Ringraziamo l’Arma dei Carabinieri per la sua collaborazione”. E giovedì 13 aprile, nell’Aula magna dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio”, a spiegare agli allievi dell’Alberghiero l’importanza di un’adesione profonda alla cultura della legalità c’erano il Comandante della Stazione di Ladispoli Umberto Polizzi e il Maresciallo Sara Venuti. I due relatori si sono soffermati su temi quali il bullismo, la violenza di genere, il contrasto al consumo e alla diffusione di sostanze stupefacenti, i crimini informatici, i fenomeni di devianza giovanile, i vari generi di comportamenti antisociali e illegali. Ad accompagnare le classi c’erano i docenti Maria Antonietta Guido, Nunzia Imbrogno, Alessia Larosa, Raffaella Leli, Sara Lombardi, Maria Chiara Sbragaglia, Sara Sorrenti, Elisa Strisciullo e Alessandra Valentini.“Nella nostra scuola la cultura della legalità rappresenta da sempre una priorità educativa – ha affermato la Prof.ssa Rosa Torino, Vicepreside dell’Istituto Professionale di via Federici – I sistemi di istruzione e formazione svolgono un ruolo insostituibile nell’insegnare e trasmettere valori fondamentali quali il rispetto reciproco, la tolleranza, la promozione dell’inclusione e dell’uguaglianza che deve permeare e ispirare ogni comportamento individuale e sociale. Ognuno deve fare la sua parte, soprattutto nelle aree e nei contesti sociali più fragili, caratterizzati da maggiori criticità. Si tratta di una sfida culturale ed etica che richiede interventi sistematici e non occasionali. Per questo motivo – ha aggiunto la Prof.ssa Torino – i nostri Progetti di Educazione alla cittadinanza iniziano dalle Classi Prime e seguono poi tutto il percorso scolastico degli studenti”.

 

 

 


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