Lo prevede la Legge n. 92 del 2019 che ha introdotto l’educazione civica come materia autonoma all’interno dei curricula scolastici allo scopo di sensibilizzare gli studenti sui temi più rilevanti dell’attualità. Favorire una cittadinanza attiva e una partecipazione consapevole alla vita delle comunità e della società: questo l’obiettivo che ci si propone con il contributo di tutti i docenti chiamati a declinare tale disciplina a partire dalla specificità dei propri ambiti di insegnamento. Una particolare attenzione è dedicata anche alla Costituzione, alle Istituzioni e agli Organi dello Stato, alle sue articolazioni e al suo funzionamento (art.4). E giovedì 26 gennaio gli studenti dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” di Ladispoli (IV T e V AFM) hanno visitato il T.A.R. del Lazio. “Lo studio dei manuali deve accompagnarsi alla visita dei ‘luoghi del diritto’. – ha sottolineato la Prof.ssa Rosa Torino, Vicepreside dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli – Solo avvicinando la teoria all’esperienza possiamo ottenere risultati efficaci nell’insegnamento. La visita di oggi al Tribunale Amministrativo Regionale risponde a tale obiettivo e rientra nell’ambito delle attività formative legate alla materia di ‘Cittadinanza e Costituzione’. Approfondire la conoscenza dei principi fondamentali, dei valori e dei meccanismi di funzionamento della nostra Repubblica – ha precisato la Prof.ssa Torino – è indispensabile per favorire l’acquisizione di un consapevole e maturo senso civico”. Ad accompagnare gli allievi, giovedì 26 gennaio, c’erano i docenti Rosa Torino, Francesca De Cicco, Angelo Morello, Alessandra Pecorelli, Barbara Tirabassi e l’Assistente alla comunicazione Maria Antonietta De Lorenzo. Il Progetto che il Tar Lazio ha avviato sin dal 2012 in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione ha coinvolto già moltissimi Istituti Superiori e ha visto alternarsi, durante gli incontri, magistrati e dirigenti del T.A.R., docenti universitari e avvocati che hanno illustrato agli allievi i principi costituzionali relativi alla tutela giurisdizionale, sollecitando sempre le riflessioni e gli interventi critici degli studenti. Ma c’è di più. Non si è trattato, infatti, di una semplice visita quanto di una vera e propria “immersione” nelle dinamiche e nei meccanismi dell’applicazione del diritto, perché nel corso della giornata al T.A.R. si è svolta anche la simulazione di un’udienza. “I nostri studenti hanno indossato le toghe e, dopo aver analizzato tutti i documenti, hanno discusso il ricorso. Il caso ipotizzato – ha spiegato ancora la Prof.ssa Torino – riguardava un tema vicino alla loro esperienza: la promozione di una studentessa con un sette in condotta assegnato dalla scuola a causa di un comportamento contrario alle norme del Regolamento d’Istituto ma contestato dalla famiglia. E, dopo la discussione, è arrivata la sentenza: il ricorso è stato ritenuto infondato perché a prevalere è stata ritenuta prevalente la funzione dell’Istituzione scolastica quale comunità educante”. “Si è trattato di un’esperienza assolutamente da ripetere. – ha concluso la Prof.ssa Torino – D’altra parte, nel nostro Istituto questa è ormai una tradizione consolidata, interrotta solo dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia. Siamo e rimaniamo infatti convinti del fatto che un insegnamento realmente efficace debba basarsi sempre su un’imprescindibile relazione fra teoria e pratica didattica”.
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