Una normativa stringente e dettagliata quella prevista dal decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1, che ha aggiornato la disciplina per la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico. Una matematica imperativa che fissa nuove regole e misure per la didattica in presenza e a distanza, in base al numero di positivi accertati nelle classi, ai tempi di esposizione al contatto, alla distanza interpersonale mantenuta nelle ore precedenti e a diversi ulteriori parametri.
Difficoltà e criticità post-natalizie nell’adeguamento dei protocolli sanitari ai nuovi scenari e all’aumento dei contagi, che non riguardano ovviamente solo l’Italia e che in questi giorni stanno portando nelle piazze europee migliaia di studenti e insegnanti, come è accaduto ad esempio a Parigi il 13 gennaio.
Dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo si trovano ancora una volta a gestire l’emergenza in prima linea con l’obiettivo di assicurare la tutela della salute, il contenimento dei contagi e, nello stesso tempo, il pieno rispetto del diritto allo studio. Un’armonizzazione di esigenze non sempre facile, anche quando gli standard organizzativi e le professionalità al lavoro sono del più alto livello, come accade all’Istituto Superiore “Giuseppe di Vittorio”.
Ma ci sono anche le voci degli studenti a sottolineare le difficoltà di una vita scolastica improvvisamente travolta e sconvolta da un’emergenza sanitaria senza precedenti. E martedì 18 gennaio gli allievi del ‘Di Vittorio’ hanno partecipato ad una manifestazione che si è svolta a Roma davanti al Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere: “Abbiamo deciso di recarci davanti al Ministero dell’Istruzione, per esprimere un messaggio chiaro. – hanno affermato i Rappresentanti d’Istituto Matteo Guerrini e Diego Corradini – Non vogliamo che la protesta venga fraintesa. Sappiamo benissimo che il nostro Istituto sta applicando tutte le misure e le norme prescritte, ma è importante che l’opinione pubblica tenga conto anche del nostro punto di vista. Chiediamo maggiori investimenti in grado di affrontare non solo i problemi strutturali delle scuole, ma anche le esigenze quotidiane. Mascherine FFp2 gratuite, tamponi a scuola per evitare disagi, file e tempi lunghissimi, maggiore sicurezza sui mezzi di trasporto e informazioni precise sugli Esami di Stato. A pochi mesi dalla maturità ancora non sappiamo quali saranno le modalità di svolgimento delle prove. Non è possibile – hanno aggiunto i Rappresentanti degli studenti dell’Istituto Superiore “G. Di Vittorio” – continuare ad usare una logica emergenziale. Sono passati due anni dall’inizio della pandemia, ma non abbiamo ancora visto cambiamenti concreti”.
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