Un concorso letterario concepito per aiutare i giovani a riscoprire l’importanza dei valori e della vita, di fronte all’assurdità della violenza e del male: è quello promosso dal Messaggero e dedicato alla memoria di Willy Monteiro Duarte e di Emanuele Morganti, il primo pestato a morte a Colleferro il 6 settembre 2020, il secondo aggredito e ucciso ad Alatri nella notte fra il 24 e il 25 marzo 2017 davanti ad un pub. Rivolto a 700.000 studenti degli Istituti Superiori del Lazio, il concorso, che ha visto da subito l’adesione dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma e del Lazio, invita a rispondere a una domanda semplice e profonda: “Che cosa è importante per me?”.
E anche l’Istituto Alberghiero di Ladispoli ha partecipato all’iniziativa con le studentesse Bianca Larisa Baciu e Arianna Carone, i cui temi sono stati pubblicati oggi dal Messaggero. “Per me è importante guardare il mare, le nuvole, sentire l’aria sulla pelle, svegliarmi senza ansie. – scrive Bianca Larisa (II D), allieva della Prof.ssa Francesca Acocella – per me è importante vivere, vivere senza rimorsi”. Bianca confessa di aver cambiato idee e prospettive e di aver imparato a comprendere il valore di quanto accade nella vita quotidiana, spesso dato per scontato o considerato normale: “gli abbracci di papà, l’affetto di mamma, il semplice sorriso di una sorella, oppure la gioia che trasmette un animale domestico”. “Siamo consapevoli che potremmo perdere tutto questo in un attimo, eppure tutto questo ci sembra normale”. Bianca stila poi un elenco delle cose che ai suoi occhi hanno assunto valore, soprattutto negli ultimi mesi: che la gente capisca che la vita non è tutta rose e fiori, che le persone aiutino quelle più bisognose, che possano camminare per strada senza paura di essere giudicate per il loro orientamento sessuale, per il colore della pelle o per la religione, ma anche il diritto allo studio e la possibilità di essere curati. “Per me è importante la salute e la felicità di chi mi circonda e che riceva un sorriso anche colui che vive per strada”.
Straordinarie anche le riflessioni di Arianna (II C): “Secondo me è importante iniziare a crearsi un futuro e non pensare solo al divertimento. – scrive Arianna – Nonostante la confusione si comincia ad acquisire la consapevolezza di chi siamo e di chi vorremmo diventare e, affinché questo accada, dovremmo lasciar andare tutto ciò che ci blocca, senza soffermarci su qualcosa o qualcuno che non ci permette di essere felici e ci toglie la forza per andare avanti”. “Ho deciso di ricominciare da me: questo è ciò che voglio. Nella vita spesso si dà più importanza agli altri che a se stessi, a volte non si riesce neanche più a capire chi siamo realmente, poiché la nostra testa o il nostro cuore sono altrove. Si arriva ad un punto in cui non si riesce a trovare la propria strada, ci si perde dentro a un labirinto e non si sa più cosa fare, come uscirne: sembra un incubo. È proprio in questi momenti che la cosa migliore da fare è ricominciare da zero, da se stessi e basta, perché è bello rendere felici gli altri ma bisogna pensare prima a se stessi e alla propria felicità, senza dipendere da nessuno poiché le persone vanno e vengono e per questo dobbiamo saperci rialzare da soli. Possiamo vivere molte delusioni e rimpianti e, nonostante facciano male, credo che siano tappe necessarie: sono proprio questi momenti che ci aiutano a crescere e ci rendono più forti. Si cade ma ci si rialza e da ogni errore si impara, ogni giorno è una scoperta, ogni giorno è un’emozione diversa, ogni giorno cambia e ci cambia e, la maggior parte delle volte, ci rende migliori. Ci sono momenti in cui il mondo ti crolla addosso e non sai come rialzarti: lascia andare tutto e ricomincia, non dimenticare il passato ma non rimanere immobile lì, non aggrapparti a ciò che ti fa stare male, le esperienze servono e sono proprio quelle che ti aiuteranno a crescere. Sono le scelte a fare di noi ciò che siamo e che un giorno saremo, l’unica cosa importante è non arrendersi mai, la vita è una sola e ogni momento va vissuto al meglio, tra gli alti e bassi che affrontiamo e che ci rendono unici e speciali”.
“La scuola deve educare, non solo istruire – ha affermato la Dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero Prof.ssa Vincenza La Rosa – La trasmissione di nozioni e saperi non ha senso se non è inserita all’interno di una prospettiva etica che insegni a riconoscere l’importanza di valori non negoziabili, primo fra tutti il diritto alla vita. Siamo felici e orgogliosi della pubblicazione dei temi sul Messaggero. E’ una prova del fatto che i nostri sforzi e le nostre strategie formative raggiungono gli obiettivi che ci poniamo da sempre”.
“Appena ho saputo del concorso ho subito pensato di partecipare. – ha commentato Arianna Carone – Mi piace esprimere ciò che penso e sento attraverso la scrittura e mi trovo a mio agio davanti al foglio bianco. È stata una bella esperienza e credo sia una grande opportunità per noi adolescenti”.
“Ho deciso di partecipare al concorso del Messaggero perché la scrittura è una parte importante della mia vita. – ha commentato Bianca dopo aver saputo della pubblicazione del suo tema sul Messaggero – È una bella sensazione leggere il mio nome sul quotidiano e mi emoziona che il tema che ho scritto possa essere letto da tante persone”.
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