L’istituto “Giovanni Cena” al “Di Vittorio”

Ladispoli, 10 Gennaio 2020

Oggi, tutte le classi III dell’Istituto “Cena” hanno fatto visita, nell’ambito del progetto orientamento, all’ISIS Giuseppe Di Vittorio. Funzioni strumentali per l’orientamento sono la prof.ssa Asole, la prof.ssa Clementi ed il prof. Pirito. I giovanissimi provenienti dall’Istituto “Cena” hanno, in primo luogo, visitato l’intero Istituto sito in Via De Begnac con una particolare attenzione ai laboratori. I ragazzi, in totale 80, sono stati divisi in tre gruppi. Hanno assistito ad una lezione d’Informatica durante la quale, posti ciascuno di fronte ad un PC sono stati parte attiva, svolgendo semplici e divertenti esercizi. L’informatica, infatti, riveste, soprattutto nel corso A.F.M. un ruolo di primo piano poiché viene insegnata dal primo al quarto anno. Sono stati presentati i principali programmi e le loro funzionalità. La prof.ssa Leli, che ha gestito questa presentazione, ha introdotto i fondamenti dell’ICT(Information and Comunication Technology), presentato il concetto di coding attraverso l’ambiente di programmazione grafico Scratch. In una società, sempre più informatizzata, i ragazzi devono conoscere ed usare software che facilitano lo studio e il lavoro quotidiano. In un altro laboratorio sono state presentate diverse strumentazioni, come la stampante 3D, utilizzata in diversi campi professionali. Nel corso del suo lavoro questa rilascia un materiale plastico che può avere origini vegetali. Illustrato anche il tacheometro che,  dotato di misuratore laser,  costituisce un importante strumento di rilievo, sfruttato in campo topografico. Importante anche il laboratorio CAD, utilissimo per la formazione dei futuri geometri. Il software AutoCAD rappresenta, per la maggior parte dei tecnici, uno strumento per il disegno assistito di tipo vettoriale. I ragazzi vengono avvicinati anche a moderne tecnologie come quelle dei droni. I giovani alunni dell’Istituto “Cena” sono stati attenti, educati ed interessati alla presentazione delle peculiarità del nostro Istituto.

 

Maria Di Carlo

 
     

 


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