In molti si sono messi in fila lunedì 19 novembre 2018 all’Ospedale ‘Bambino Gesù’ di Palidoro, per la III Edizione della Giornata di donazione del sangue della Fondazione ‘Sonia Mete’. Studenti, docenti, assistenti educativi: tanti hanno voluto partecipare a questa iniziativa di solidarietà nata nel 2016, grazie alla FIDAS (Federazione Italiana Associazione Donatori di Sangue) per ricordare la Prof.ssa Sonia Mete, Docente di Inglese all’Istituto Alberghiero di Ladispoli, prematuramente scomparsa il 7 settembre del 2015.
“Teniamo in modo straordinario a questa giornata, – ha affermato la Prof.ssa Vincenza La Rosa, Dirigente Scolastica dell’Istituto Superiore ‘Giuseppe Di Vittorio’ – che ha lo scopo di diffondere fra i nostri studenti il senso profondo della donazione, come strumento insostituibile di altruismo e di amore. Per la nostra scuola si tratta, ormai, di una tradizione: nasce nel 2016 sotto la forma di un Progetto denominato ‘Io dono’, grazie alla collaborazione del Prof. Cristiano Lena. Ma successivamente abbiamo deciso di andare oltre il Progetto: i tempi sono maturi per fare a meno di strutture e sovrastrutture formalistiche, perché questa iniziativa è ormai nei nostri cuori e si svolge ormai ogni anno spontaneamente per rispondere ad un’esigenza interiore ineludibile: quella di ricordare la Prof.ssa Sonia Mete. Voglio ringraziare tutti coloro che si sono occupati dell’organizzazione: la Prof.ssa Sara Leonardi, i docenti coordinatori della Giornata e, soprattutto, la FIDAS.”.
Il bisogno di sangue e la carenza di emoderivati e plasmaderivati soprattutto in corrispondenza dei mesi invernali riguarda molti Paesi occidentali, circostanza che rende l’autosufficienza ematica un vero e proprio obiettivo strategico. Nel 2018 – è stato ricordato dagli organizzatori della Giornata – si celebra anche il decennale del SISTRA, il SIstema Informativo per i Servizi TRAsfusionali, istituito con il D. L. del 21 dicembre 2007 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio 2008. Il Centro Nazionale Sangue ha il compito di gestirlo, allo scopo di innalzare al massimo i livelli di qualità e sicurezza e di razionalizzare l’utilizzo della risorsa sangue, monitorando costantemente il fabbisogno nazionale e regionale, ai fini di raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza ematica.
In Italia sono oltre 1,7 milioni i donatori di sangue, ma ancora pochi sono i giovani. La fascia d’età prevalente è rappresentata da soggetti tra i 30 e i 55 anni, una componente del corpo sociale destinata – secondo le proiezioni demografiche – a diminuire in modo significativo nei prossimi decenni. L’83% dei donatori italiani dona periodicamente e non in modo occasionale. La percentuale di giovani sul numero totale dei donatori si attesta, tuttavia, poco sopra il 31%.
Il Lazio non ha ancora raggiunto il livello di autosufficienza e si colloca, purtroppo, ai posti più bassi della classifica nazionale. Di qui la necessità di potenziare le campagne di sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole.
“La donazione del sangue – ha affermato la Ministra della Salute Giulia Grillo in occasione dell’ultima Giornata mondiale del donatore di sangue (World Blood Donor Day), promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – è un gesto di solidarietà che aiuta a salvare milioni di vite ogni anno, a fare interventi chirurgici complessi e a curare pazienti con malattie gravi e croniche. Come Ministro e come medico mi unisco a tutti coloro che oggi esprimono profonda gratitudine ai donatori italiani e alle loro associazioni. Allo stesso tempo lancio un appello – ha aggiunto – perché questo atto di solidarietà sia pratica sempre più diffusa. I donatori sono, infatti, sempre meno e la loro età media aumenta. Lavoriamo insieme, Istituzioni e associazioni, con le Scuole e con le Università, per promuovere la donazione soprattutto tra i giovani. Perché donare il sangue è un grande regalo per chi lo riceve ma allo stesso tempo è un arricchimento per chi dona”.
Che cos’è la FIDAS
La FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) è una Federazione alla quale aderiscono 74 Associazioni autonome, a loro volta organizzate in 17 Federazioni regionali, e conta circa 450 mila donatori volontari periodici.
La Federazione è nata a Torino nel 1959 per iniziativa del chirurgo prof. A. M. Dogliotti, allo scopo di promuovere nel nostro Paese una maggiore coscienza trasfusionale, sollecitando la solidarietà di tutti i cittadini.
FIDAS fa parte del CIVIS, l’organismo di coordinamento interassociativo che raccoglie anche le altre Associazioni nazionali (Avis, Gruppo donatori Croce Rossa Italiana e Fratres).
La Federazione agisce nell’interesse delle Associazioni federate, rispettando le singole autonomie amministrative e gestionali, cura il coordinamento a livello nazionale e garantisce un apporto qualificato ad ogni iniziativa socio-politica ed umana, che impegna il volontariato italiano del sangue. Partecipa, si aggiorna ed informa sulle novità legislative, scientifiche e sanitarie, che riguardano i donatori ed il servizio trasfusionale. La finalità prioritaria è il raggiungimento dell’autosufficienza su scala nazionale promuovendo nell’opinione pubblica e presso le competenti istituzioni una più diffusa cultura della donazione volontaria del sangue: gratuita e periodica, consapevole ed anonima. Un obiettivo finale che intende perseguire favorendo anche lo sviluppo di associazioni autonome per reclutare in modo capillare sul territorio un numero sempre maggiore di donatori. Nel corso del 2015 ha raccolto circa 430.000 unità di sangue.
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